Gli strichetti freddi allo sgombro sono una ricetta ideale per il periodo estivo che ben si sposa con il vino Sangiovese.
Gli strichetti freddi allo sgombro sono un primo piatto in grado di esaltare il sapore dello sgombro. Questo formato di pasta tipicamente Romagnola è in questa versione proposta fredda e quindi è ottima in estate.
Strichetti freddi allo sgombro: la ricetta
La ricetta degli strichetti freddi allo sgombro è presente nell’opera di Sandro Bignami dal titolo “In tavola… I pesci dell’Adriatico”. L’autore ha raccolto qui numerosi piatti di pesce e questo in particolare è stato suggerito da Alessandro Molinari Pradelli.
Ingredienti
- 300 g di stricchetti
- due cipollotti
- una bustina di zafferano
- 25 g di uvetta
- 220 g di filetti di sgombro
- 30 g di pinoli
- una mela verde
- due cucchiai di aceto di mele
- un cuore di sedano bianco
- rametti di timo
- un mazzetto di cicoria da taglio
- sei-sette cucchiai di olio
- succo di limone extra vergine di oliva
- 50 g di pomodori secchi
- brodo di verdure
- sale e pepe
Preparazione
«Approntare come prima cosa il sugo. Ritagliare ad anelli i cipollotti, inclusa la parte verde più tenera, facendoli appassire a fiamma dolce in una padella antiaderente con l’olio per 4-5 minuti. Aggregare uvetta e pinoli, mescolare e bagnare con l’aceto e un mestolino di brodo. Salare, pepare e lasciare sobbollire per 6-8 minuti, finché il liquido si ridurrà leggermente così da risultare “giusto” per condire la pasta.
Fuori dal fuoco profumare con il timo e lasciar freddare. Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, nella quale va sciolto lo zafferano. Scolarla al dente, passarla sotto l’acqua fredda distribuendola su uno strofinaccio per asciugarla. Sminuzzare i filetti di sgombro dopo averli cotti.
Lavare e asciugare la cicoria, tagliandola a sottili listarelle. Lavare il sedano, asciugarlo ed affettarlo. Sbucciare la mela tagliandola a dadini e irrorarli con il succo di limone per evitare che anneriscano. Tagliuzzare i pomodori secchi e riunire gli stricchetti in una capace terrina con tutti gli ingredienti preparati.
Versare il sugo, mescolare e trasferire in frigorifero per circa un’ora. Prima di servire, far riposare a temperatura ambiente per un’oretta circa.» (così scrive S. Bignami in “In tavola… I pesci dell’Adriatico”, pubblicazione a cura della Regione Emilia-Romagna, 2008, p. 20)