Storia del Sangiovese
(Shutterstock.com)

Il Sangiovese di Romagna è un vino rosso dal carattere forte e dal gusto unico. La sua storia è molto antica, così come anche l’origine del suo nome.

Il Sangiovese di Romagna è uno dei vini rossi più tipici della regione romagnola. La sua storia è molto antica e, nonostante le sue origini non siano ancora del tutto certe, ci sono alcune evidenze storiche in grado di chiarire alcuni aspetti.

Storia del Sangiovese di Romagna

Giordano Zinzani e Beppe Sangiorgi hanno fatto luce in merito alla storia del Sangiovese. Su questo vino della tradizione romagnola, i due autori hanno a lungo parlato nel loro libro “Sangiovese, vino di Romagna”, raccontando dell’esistenza di un documento antico molto importante. Esiste infatti un atto notarile risalente al 1672 che è stato ritrovato nell’Archivio di Stato di Faenza.

L’atto notarile è il primo documento accertato in cui si può leggere il nome “Sangiovese”. Tra le sue righe si scopre la storia di una signora, proprietaria del podere Fontanella posto a 400 metri sul livello del mare, che ha ceduto in affitto una vigna al parroco di Pagnano. In tale vigna ci sono tre filari di Sangiovese posti vicino a casa.

Le origini del Sangiovese sono però sicuramente più antiche. Addirittura il nome con cui è conosciuto potrebbe essere legato dal culto di Dionisio e al consumo rituale nel simposio. Sono infatti numerosi coloro che ritengono che il nome sia di origine latina e derivi da Sanguis Jovis (sangue del dio Giove).

Ci sono alcune persone che ritengono invece che il nome del Sangiovese sia legato a doppio filo al paese di Sant’Arcangelo di Romagna. Qui, proprio sul Monte Giove, sorgeva difatti un convento di monaci. Tale luogo era circondato da vigneti grazie ai quali i monaci ottenevano un vino rosso che chiamavano “sangue del Monte Giove”.

Esiste anche una teoria completamente differente sull’origine del nome del vino. Alcuni storici ritengono che la denominazione di questo vino sia legato non al dio Giove, ma piuttosto alla parola “giogo” (ovvero una sommità tondeggiante e lunga). Da qui sarebbe nata la parola “sangiogheto” (sangue del giogo) allo scopo di indicare un vitigno tipico delle tosco-romagnole.

Facendo un passo in avanti nella storia, arriviamo al 1967. È questo l’anno in cui il Sangiovese di Romagna ha ricevuto il marchio DOC diventando il quindicesimo vino italiano ad annoverare questa importante certificazione.