Sardelle del

Le sardelle del “Passator Cortese” sono un piatto di mare apprezzato in Romagna in quanto in grado di esaltare sapori tipici.

Le sardelle del “Passator Cortese” sono una pietanza ricca di sapore che si può cucinare a casa propria in pochissimo tempo. Questo piatto di pesce ha un gusto particolare che potrebbe non piacere a tutti, ma comunque andrebbe provata prima di giudicarla.

Sardelle del “Passator Cortese”: la ricetta

Le sardelle del “Passator Cortese” sono un secondo piatto di mare presente nell’opera di Sandro Bignami dal titolo “In tavola… I pesci dell’Adriatico”. L’autore ha raccolto qui numerosi piatti di pesce e questo in particolare è stato suggerito da Vinicio Bernardi. Per esaltare il gusto del pesce suggeriamo di abbinare il vino Colli di Romagna Centrale Trebbiano.

Ingredienti

  • 850 g di sardelle
  • 150 g di Scalogni di Romagna Igp
  • venticinque fili d’erba cipollina
  • succo di un limone
  • olio extra vergine di oliva
  • un pizzico di sale fino
  • una spolverata di pepe

Preparazione

«Strappare le teste delle sardelle tirandole via assieme alle viscere che restano attaccate. Passare i pesci uno ad uno sotto il getto d’acqua strofinandoli tra le dita onde eliminare le squame. Aprirli a libro facendo scorrere un dito lungo la lisca centrale per toglierla. Lasciare unite le sardelle lungo il dorso. Lavarle e asciugarle tamponandole leggermente con carta assorbente.

Scaldare il forno a 180° C, sbucciare gli scalogni e tritarli. Lavare e asciugare l’erba cipollina tagliuzzandola con le forbici. Ungere con un cucchiaio d’olio una teglia, disponendovi le sardelle con il dorso rivolto verso l’alto. Salare, pepare e condire con il succo di limone.

Spargervi sopra il trito di scalogni ed erba cipollina. Irrorare con l’olio extra vergine di oliva versato a filo, infornare cuocendo per 25 minuti. Portare in tavola nel recipiente di cottura e distribuire agli ospiti.» (così scrive S. Bignami in  “In tavola… I pesci dell’Adriatico”, pubblicazione a cura della Regione Emilia-Romagna, 2008, p. 53)