Ogni Natale a Cattolica si prepara e si gusta il Miacetto, dolce tipico proprio delle feste natalizie che non manca mai sulla tavola dei cattolichini.
Il Miacetto è il dolce simbolo del Natale di Cattolica. In origine questo dolce si preparava per le feste natalizie anche se oggi si cucina durante tutto il resto dell’anno. La ricetta del Miacetto prevede la frutta secca, mandorle, pinoli e noci. Oltre a questi ingredienti sono presenti anche zucchero, miele, farina e un tipo di farina integrale con crusca. Quest’ultima è chiamata in dialetto runzòn.
Maria Lucia De Nicolò, noto storico, ha parlato proprio di questo antico dolce spiegando la sua etimologia. Pare che il nome derivi secondo alcuni dall’idea che si tratti di una torta formata da mille acini, da altri come derivazione di mnàcia (mosto). La ricetta è differente in ogni famiglia cattolichina (o cattolicese) in quanto è molto antica. Le ricette centenarie quindi sono numerose e ognuna ha delle varianti legate ai gusti di chi le realizza.
Per l’aspetto e per gli ingredienti utilizzati, il Miacetto ricorda dolci più conosciuti come il panforte toscano, la certosino bolognese e il pan pepato modenese. Il dolce è però molto diverso per il gusto in quanto non contiene spezie: esse si sostituiscono con scorza di arancia e limone.
Le origini del Miacetto
Le origini del Miacetto non sono certe, ma pare che esso possa essere nato per essere offerto a viaggiatori e pellegrini. Cattolica infatti era nel Cinquecento contrada di taverne e la sua popolazione quindi era attenta alla gastronomia da offrire a stranieri. In particolare il dolce potrebbe essere nato per offrire durante l’Avvento, periodo di astinenza, un qualcosa di gradito.
Durante l’Avvento erano proibiti dolci come la ciambella e di conseguenza si optava per qualcosa di più magro come, appunto, il Miacetto.