Le uve di Romagna
Le meravigliose uve di Romagna a cui molti poeti hanno dedicato versi

Il poeta nostrano Eugenio Cavazzuti ha ripercorso meravigliosamente le principali uve di Romagna attraverso alcuni suoi versi.

Il vino in Romagna è legato alla cultura e alla tradizione contadina tipica di queste zone. Proprio per questo motivo sono molti i proverbi e i modi di dire romagnoli che parlano di questa bevanda. Il vino ha da sempre ispirato numerosi poeti che ne hanno cantato le lodi nei propri versi. Tra le molte poesie, quella di Eugenio Cavazzuti è certamente in grado di dare una visione immediata delle uve di Romagna.

Eugenio Cavazzuti, noto poeta di Alfonsine, ha dedicato molte poesie ai mangiari romagnoli. Tra le sue opere ce n’è una che ha come protagonista proprio le uve della Romagna. Questa viene citata anche all’interno del famoso libro Guida alla veritiera cucina romagnola scritto da Corrado Contoli (la composizione in versi di Cavazzutti si trova a pp. 84-85 dell’edizione del 1972 edita da Edizioni Calderini Bologna).

I versi di Cavazzuti dedicati alle uve di Romagna

Stra al verdi pampanér

s’us véd un ross d’ curàj

l’è una vegna d’Sanzvés

d’e’ furlives.

Se in totti al vìd d’Bartnora

avdì dl’or e dla zéra,

da e’ mont fena a la piana,

l’e’ totta Albana.

Se a la longa d’i’ fil

l’arlùs d’i’ maranghêi,

quell l’è sol e’ Trebian

d’Lugh e d’Fusgnan.

Oh Caneina d’Cudgnola

t’e’ trop cargh al tirèll;

tsì grossa e tsì turcheina,

t’e’adòss la breina.

Ov Dori d’e’ rasp ross,

Murett e Barzamèn,

ch’a sì t’al bon cantein,

d’agli Infulsein.

Tra i verdi pampini,

se si vede un rosso di corallo,

è una vigna di Sangiovese

del forlivese.

Se in tutte le viti di Bertinoro

vedete dell’oro e della cera,

dal monte fino alla piana,

è tutta Albana.

Se lungo i filari

riluccono i marenghi,

quello è solo il Trebbiano

di Lugo e Fusignano.

Oh, Canina di Cotignola,

troppo cariche hai le tirelle;

sei grossa e sei turchina,

hai adosso la brina.

Uve Dore dal graspo rosso,

Moretto e Marzemino,

che siete nelle buone cantine,

di Alfonsine.