Le Tagliatelle col prosciutto sono un primo piatto ricco di gusto che Pellegrino Artusi ha descritto nel suo straordinario libro “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
Le Tagliatelle col prosciutto sono una minestra che nell’Ottocento era molto apprezzata in Romagna. Proprio per questo Pellegrino Artusi ha inserito la ricetta all’interno della sua opera gastronomica. Si tratta di un primo piatto semplice da preparare, ma dal gusto unico per via del prosciutto utilizzato nel condimento.
Tagliatelle col prosciutto: la ricetta di Artusi
“La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi è una vera e propria pietra miliare della cultura gastronomica dell’Italia. Trattandosi di un’opera realizzata da un romagnolo DOC, la maggior parte delle ricette riportate nel libro rappresentano piatti della Romagna dell’Ottocento.
La ricetta n. 69 del famoso libro di Artusi spiega come preparare le Tagliatelle col prosciutto. Questa pietanza non è complessa da preparare, ma il suo gusto è davvero straordinario. Il sugo di questo primo piatto viene descritto così dal gastronomo originario di Forlimpopoli:
«Tagliate a piccoli dadi una fetta grossa di prosciutto grasso e magro: tritate bene sedano e carota in tal quantità che ambedue facciano il volume del prosciutto all’incirca. Ponete al fuoco queste tre cose insieme, con un pezzo di burro proporzionato al condimento delle tagliatelle. Quando il battuto avrà preso colore, aggiungete sugo di pomodoro oppure conserva, ma con questa occorre un ramaiolino di brodo o, mancando questo, di acqua.» (così scriveva P. Artusi in “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, Ricetta n. 69)
Nonostante la ricetta originale preveda l’utilizzo del prosciutto, Artusi spiega che c’è un’alternativa. Lo si può infatti sostituire con salsicce sminuzzate e trattate come il prosciutto. In questo caso invece delle tagliatelle si possono condire anche spaghetti. Il gastronomo spiega infatti che «Anche gli spaghetti sono buoni conditi con le salsicce nella stessa maniera».