La Spianata fa parte della tradizione Romagnola ed è davvero ottima un po’ a tutte le ore del giorno.
La Spianata Romagnola è tipica di tutto il territorio della Romagna e risulta particolarmente diffusa nella Provincia di Forlì-Cesena. Si tratta di una preparazione deliziosa per merenda, ma è ottima anche durante i pasti. È possibile gustarla sia da sola che farcita con salumi e formaggi.
La Spianata Romagnola nella storia
In passato la spianata era realizzata durante il giorno della panificazione all’interno di un grande padellone velato di strutto. Di solito doveva essere gustato ancora caldo mentre i filoni di pane si cuocevano nel forno.
Soprattutto in estate, quando la colazione spesso si anticipava di qualche ora, la Spianeda risultava essere una consuetudine. Il pane impiegava infatti dei tempi di cottura lunghi e per essere gustato doveva raffreddare. Di conseguenza al mattino presto si preparava la Schiacciata da consumare calda e fragrante mentre il pane cuoceva.
Come si fa la Spianata
Nel sito della Regione Emilia-Romagna si parla della Spianata Romagnola come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali del territorio. Proprio nel portale ufficiale della Regione è spiegato tutto il procedimento da seguire per realizzare questa deliziosa ricetta.
Si tratta di una preparazione ideale sia per merenda che per ogni altro momento della giornata. Per ottenere la Spianeda è bene seguire il seguente procedimento:
«La pastella (quanto ne bastava) veniva lavorata con sale e bicarbonato e infine schiacciata sul tagliere come una grossa piada, che si lasciava lievitare in fondo all’asse del pane e si ricopriva, al momento dell’infornata, con isole di strutto (o olio) e foglioline di rosmarino. Le nocche delle dita, in leggera pressione, avevano creato strategici fossati per accogliere il condimento. In una decina di minuti avveniva la cottura presso il forno surriscaldato, che andava cercando, lentamente, la temperatura giusta nel prosieguo del suo lavoro» (così è stato scritto in data 17 febbraio 2020 sul sito agricoltura.regione.emilia-romagna.it).