I voltagabbana sono una minestra della tradizione romagnola che oggi in pochi conoscono e cucinano.
I voltagabbana sono un primo piatto della tradizione Romagnola. Oggi non sono affatto diffusi e sono in pochi a conservarne un ricordo. Si tratta di una vivanda della cucina povera di una volta che il tempo ha fatto praticamente scomparire dalle tavole della Romagna.
Questa minestra era tradizionalmente cucinata nei giorni di festa dalle famiglie povere dei braccianti. I voltagabbana infatti non sono altro che un tortello senza ripieno e per questo davano l’impressione di un piatto ricco.
A donare gusto a questo piatto era il condimento preparato con ingredienti poveri, ma davvero saporiti e sostanziosi.
I voltagabbana: la ricetta
La ricetta di questo antico primo piatto si trova a p. 118 dell’edizione del 2010 de Le minestre della tradizione romagnola (libro edito da Edit Romagna). Gli ingredienti che servono per realizzare questa pasta e il sugo per condirla sono:
- Farina e acqua per realizzare la sfoglia
- Pancetta
- Lardo
- Strutto
- Cipolla
Per ottenere i voltagabbana è necessario impastare la farina con l’acqua e tirare la sfoglia. Dopo aver lasciato riposare per qualche ora, si devono tagliar dei quadretti di circa 4 cm per lato. Questi vanno lasciati asciugare in un canovaccio per un po’ di tempo. Successivamente i quadretti devono essere ripiegati a triangolo come se fossero dei tortelli senza ripieno.
Il sugo per condire la pasta invece è realizzato facendo soffriggere la cipolla, la pancetta e il lardo con lo strutto. Il condimento quindi è molto rapido da preparare e su mettere sul fuoco mentre l’acqua per cuocere la pasta bolle.
Quando l’acqua bolle, si deve burattare la pasta che va scolata quando torna a galla. Infine la minestra va condita con il sugo realizzato poco prima a parte.