Fegatelli di maiale
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I fegatelli di maiale hanno un sapore forte e rustico, per questo non tutte le persone li apprezzano.

I fegatelli di maiale sono un piatto che non si adatta a tutti i palati a causa del gusto forte e rustico. In passato si preparavano spesso nelle campagne e per questo si possono considerare un piatto della cucina romagnola. Questa preparazione era comune un po’ ovunque, ma in particolare si cucinava nelle province forlivesi e riminesi.

Come si preparano i fegatelli di maiale

Ogni famiglia preparava i fegatelli di maiale seguendo una propria ricetta tipica che si tramandava di generazione in generazione. Esistono quindi davvero numerose versioni di questo piatto.

Alcuni cercavano di conservare i fegatelli per tutto l’inverno. Per farlo, il fegato di maiale era tagliato a pezzetti, cotto e conservato poi in barattoli di terracotta o vetro. Una volta all’interno del barattolo si aggiungeva lo strutto per preservarne la conservazione.

La Regione Emilia-Romagna considera i figadèt uno dei prodotti agroalimentari tradizionali del territorio. Vista la loro importanza, il sito ufficiale riposta anche la ricetta per realizzarli.

«Si taglia il fegato a tocchetti, che vengono cosparsi abbondantemente di sale e pepe e avvolti uno ad uno nella rete di maiale (che sarà stata preventivamente tenuta a bagno in acqua fredda per renderla più morbida) in modo da essere completamente ricoperti. Successivamente si preparano degli spiedini infilzando in un rametto di alloro i tocchetti di fegato alternandoli alle foglie di alloro.

La cottura si può effettuare alla brace o al forno. A cottura ultimata i fegatelli sono pronti per essere consumati, oppure essere conservati in barattoli di vetro o terracotta ricoperti completamente di strutto. In questo modo si conservano per tutto l’inverno.» (così è stato scritto in data 20 agosto 2020 sul sito agricoltura.regione.emilia-romagna.it).