I garganelli in brodo sono un primo piatto della tradizione Romagnola molto apprezzata in passato. Scopriamoli meglio.
In passato i garganelli si cucinavano esclusivamente in brodo. Questo formato di pasta oggi è molto apprezzato con svariati condimenti più o meno elaborati, ma in origine essi erano serviti solo in brodo. Rispetto ai garganelli che consumiamo noi oggi, quelli in brodo erano realizzati con una sfoglia più sottile.
Per rendere questa minestra in brodo più gustosa, un’antica ricetta prevedeva l’aggiunta di formaggio grattugiato nell’impasto. Chiaramente il formaggio che si aggiungeva non era grana padano, ma si trattava semplicemente di formaggio secco di vaccina o un pecorino secco. Alcuni aggiungevano anche un po’ di noce moscata per migliorare ulteriormente il sapore della sfoglia.
Questa pasta si realizzava con il “pettine”, ossia il rametto di sambuco adeguatamente setacciato. Dopo aver steso la sfoglia e averla tagliata in quadretti di circa due o tre centimetri, questi si arrotolavano e passavano sul pettine. La superficie dei garganelli in questo modo assumeva i classici solchi paralleli.
Il brodo utilizzato per cuocere la pasta era realizzato con cappone e manzo che venivano cotti con pomodoro fresco. Questo brodo ricco era in grado di dare ancora più gusto alla preparazione che spesso si portava a tavola durante il periodo invernale.