Il Formaggio Scoparolo è prodotto con il latte di pecora e prende il nome da una vecchia tradizione Romagnola.
Il Formaggio Scoparolo è un formaggio pecorino tipico della Romagna. Questo formaggio di pecora stagionato ha una crosta corrugata di color ocra o avorio e la sua pasta si presenta di colore bianco paglierino. Il suo profumo è intenso e il suo sapore deciso risulta molto gradevole al palato oltre che persistente.
Questo formaggio risulta ottimo se abbinato a pere, fichi freschi o caramellati e Savor. È molto gradevole anche insieme a marmellata di radicchio rosso, marmellata di more oppure marmellata di pere. Lo consigliamo poi anche insieme al miele di tiglio, al miele di timo e al miele di erica perché i sapori si fondono alla perfezione. I vini che si sposano perfettamente con lo Scoparolo sono quelli rossi di media corporatura come il Sangiovese di Romagna.
Formaggio Scoparolo: perché si chiama così?
L’origine del nome del Formaggio Scoparolo è legata una vecchia tradizione della Romagna. Molti anni fa, nelle case dei contadini di queste zone, i formaggi erano sistemati spesso nei ripostigli. Questo perché si trattava di aree fresche della casa e perché la cantina era già piena di botti di vino e di granaglia.
Di conseguenza il formaggio veniva riposto proprio vicino agli attrezzi e alle scope di saggina, di solito sopra a scaffali di legno. Dentro ai ripostigli i formaggi venivano lasciati a maturare. Durante il periodo di conservazione nei ripostigli, li si spazzolava, oliava e girava spesso per curarli.
Succedeva di frequente che il fattore chiedesse al garzone di portargli il formaggio. La frase che si utilizzava di solito era “Vammi a prendere lo Scoparolo!” per indicare il formaggio che si trovava vicino alle scope nel ripostiglio.