"La gramadora", Umberto Zimelli, 1926, tempera su cartone, conservato alla Pinacoteca Civica "Melozzo degli Ambrogi" di Forlì (Portale PatER)

“Noto soprattutto come ceramista, Umberto Zimelli è stato un artista politecnico: pittore, scenografo, cartellonista e illustratore”.

Forlivese classe 1898, Zimelli si forma all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, sotto la guida di Giovanni Guerrini.

Successivamente, è tra i fondatori del Cenacolo Artistico Forlivese e collabora attivamente alla storica rivista di cultura romagnola “La Piê“, in qualità di litografo. Per la testata realizza soprattutto illustrazioni e copertine.

A metà degli anni Venti, si trasferisce a Milano. Qui “i suoi interessi spaziano ormai dall’oreficeria al ferro battuto, dalla scultura in avorio ai metalli pregiati, dal mosaico ai disegni per ricami, dai giocattoli alla scenografia, dalla pubblicità all’illustrazione di libri e riviste” (la citazione è tratta dal portale arteromagna.it).

L’attenzione di Zimelli per le tradizioni di Romagna, come già dimostrato durante la collaborazione con “La Piê”, è notevole. Infatti, in opere come quella presentata in copertina o in Bela Burdela, si respira pienamente quell’atmosfera gioviale che nell’immaginario collettivo caratterizza la Romagna.

Nel corso della sua intensa carriera, ha lavorato come insegnante, scritto un libro sul ferro battuto (uno dei suoi tanti interessi artistici), realizzato copertine per importanti editori e cartelloni per altrettante aziende.