Ugo Manaresi, "Il porto di Livorno", XIX-XX secolo, olio su tavola, conservato presso la Pinacoteca Comunale di Faenza (Portale PatER)

Il ravennate Manaresi, nato nel 1851, ha lavorato prevalentemente in Toscana, soprattutto a Livorno.

La parabola artistica di Ugo Manaresi non è sicuramente delle più lineari.

Egli, infatti, dopo aver studiato presso l’Accademia Navale di Livorno, si diploma come Capitano di lungo corso.

La sua formazione artistica è, dunque, prevalentemente da autodidatta.

Infatti, “suo maestro e modello probabilmente è il padre, in quanto restauratore e copista”.

Trasferitosi a Livorno, “da lì parte con una piccola barca e si diletta ad osservare gli scorci del porto e del litorale, per trarne ispirazione dal vero. La sua pittura illustra prevalentemente barche e velieri, mare in tempesta e naufragi” ed è “caratterizzata da uno studio accurato della struttura del disegno”.

Manaresi si è spento nella città toscana nel 1917 e proprio per questo, oggi, le sue opere si trovano sparse tra la Romagna e alcune gallerie d’arte livornesi.