"Il castello", Uberto Zannoni, 1959, olio su tela, conservato alla Pinacoteca Comunale Silvestro Lega di Modigliana (Portale PatER)

Nato a Faenza nel 1926, fin da giovanissimo divenne maestro ceramista e lavorò alacremente nel suo studio e come insegnante.

Dopo essere diventato maestro ceramista a soli 21 anni, Zannoni lavorò dapprima alla “Nuova Cà Pirota”, “bottega d’arte […] che segna la storia della ceramica contemporanea”. Successivamente, aprì il proprio studio ceramico, in collaborazione con l’eclettico Angelo Biancini.

Grazie al suo lavoro di indiscusso valore, la sua fama andrò allargandosi e fu “vasta […] l’attività nel campo della plastica decorativa in grandi pannelli murali con temi profani e religiosi in edifici civili e chiese”.

A testimonianza del gradimento riscosso dalle sue opere, “su invito del Governo Italiano ha esposto in diverse manifestazioni internazionali“. Tra queste ricordiamo le esposizioni a Budapest, Monaco di Baviera, Copenhagen, Berlino, Colonia, Barcellona e New Orleans. Le due citazioni precedenti sono tratte dalla pagina dedica all’artista sul Portale PatER.

La sua vocazione da insegnante lo portò a trasferirsi a Reggio Emilia, dove nel 1960 era diventato direttore della Scuola d’Arte “Gaetano Chierici”. Nella stessa scuola, Zannoni fondò la sezione ceramica.

Ancora oggi, la sua lunga attività di direzione della scuola viene ricordata sul sito web dell’Istituto, a ulteriore testimonianza dell’impronta che questo significativo artista romagnolo ha lasciato in eredità.