Busto di Giuseppe Garibaldi poggiante su mensola, Tullo Golfarelli, 1883, marmo, conservato al Palazzo Comunale di Cesena (Portale PatER)

Lo scultore cesenate Tullo Golfarelli, nato nel 1852, visse in prima persona il periodo risorgimentale e ne rappresentò i protagonisti.

Fu forse il padre orafo a instillare in Golfarelli la passione – e l’abilità – per l’incisione e la scultura.

La sua formazione avvenne nei luoghi più disparati: Roma, Parigi, Bologna, Venezia, Firenze, Napoli.

Rientrò poi, più o meno stabilmente, in Romagna, “dove ricevette commissioni anche per importanti opere a carattere celebrativo e monumentale”.

Fu però a Bologna che Golfarelli conobbe l’apice della propria carriera artistica.

Nel capoluogo infatti divenne “assiduo frequentatore dei principali cenacoli letterari, stringendo amicizia con celebri esponenti dell’ambito politico e culturale, in particolare con Giosuè Carducci – che ebbe modo di ritrarre più volte […] e con Giovanni Pascoli, col quale instaurò un sodalizio che durerà fino al 1912, anno della morte di quest’ultimo”.

Attento alle caratteristiche stilistiche e formali del verismo, Golfarelli realizzò anche opere dedicate al periodo risorgimentale.

Da ricordare, a questo proposito, il bassorilievo in marmo La cacciata degli Austriaci da Bologna nel 1848, che ancora oggi si trova alla Montagnola, a Bologna.

L’immagine di copertina presenta invece un busto di Giuseppe Garibaldi. Golfarelli ha realizzato statue dell’eroe dei due mondi anche a Cesenatico e a Ferrara.

Un altro protagonista della storia risorgimentale ritratti da Golfarelli è il forlivese Aurelio Saffi.