“Marina di Rimini”, Pietro Angelini, 1931, acquerello su carta, conservato alla Pinacoteca Civica Melozzo degli Ambrogi di Forlì (Portale PatER)

Nato in una famiglia umile, abbandonò Forlì, sua città natale, ad appena tredici anni.

Soggiornò quindi in altre città italiane (Como e Milano), in Svizzera (Ginevra) e in Francia (Lione, Parigi). Tuttavia, rientrò spesso in Romagna e, nella sua Forlì, strinse un sodalizio artistico con il conterraneo Giovanni Marchini, che lo introdusse all’esperienza del Cenacolo artistico forlivese.

Ugualmente, anche in terra straniera, precisamente a Lione, incontrò Maceo Casadei, altro suo concittadino espatriato. 

Varie furono le correnti stilistiche con cui venne in contatto nel suo girovagare per l’Europa: classicismo, cubismo, divisionismo, futurismo, impressionismo. Fu quindi artista eclettico. Tuttavia, eccelse soprattutto nella rappresentazione dei paesaggi, in particolare utilizzando la tecnica dell’acquerello. 

Alcune opere, come Souvenir de France, attestano la sua permanenza all’estero. Altre, come l’acquerello presentato in copertina e come Paese sul mare, richiamano più o meno apertamente gli splendidi paesaggi costieri della Romagna.