Faentino classe 1928, si trasferì in giovane età dalla Romagna a Milano, dove lavorò alacremente come pittore e incisore.
Nativo di Faenza, nel 1951 si spostò a Milano per completare gli studi presso l’Accademia di Brera.
E proprio “nell’ambito del realismo esistenziale che caratterizza l’ambiente artistico milanese […] si dedica a opere pittoriche in cui raffigura la desolazione di nebbiose periferie urbane e la solitudine dell’uomo contemporaneo“.
In questo modo il portale arteromagna.it presenta la produzione dell’artista. E, in effetti, anche l’opera di copertina, benché abbia un titolo apparentemente rassicurante, “ben rappresenta gli interessi di Timoncini nei confronti di simbolici paesaggi di cui viene messa in rilievo […] la sostanziale indifferenza e imperturbabilità nei confronti dell’avventura umana”.
A proposito delle rappresentazioni di periferie urbane, invece, l’opera di Timoncini che rappresenta l’apice della sua produzione in tal senso è Festa grande per tutti.
Secondo la definizione dell’Associazione Amici della Grafica, tale opera “rimane una sorta di trofeo ellenistico del consumismo da week-end, della sua illusorietà plastico-dionisiaca”.
Le opere pittoriche e grafiche di Timoncini si possono apprezzare sfogliando la galleria virtuale sul sito Pittura Timoncini.