Livio Modigliani, "San Valeriano predica ai soldati romani" (dettaglio), 1550-1575 circa, conservato presso il Duomo di Forlì (Sailko/commons.wikimedia.org)

Nato a Forlì nella prima metà del XVI secolo, lavorò soprattutto in ambito romagnolo.

Non si conoscono molti dettagli della vita di Modigliani.

Può essere curioso pensare che le prime notizie certe che si hanno sulla sua vita risalgono al 1566 e richiamano una situazione non certo piacevole per l’artista.

Infatti, come si legge nel Dizionario biografico degli Italiani, il Modigliani “fu arrestato con l’accusa di spionaggio militare per aver riprodotto il castello di Castrocaro. Interrogato tre volte, egli si dimostrò inconsapevole di aver violato la legge che proibiva di ritrarre castelli e fortezze nello Stato mediceo”.

I documenti dell’interrogatorio forniscono agli storici dell’arte alcune preziose informazioni.

Infatti, Modigliani “affermò di avere circa 30 anni, di essere allievo di Pier Paolo Menzocchi […]. Tale affermazione rafforza la tesi secondo cui il «messer Livjo da Forlj», menzionato da Vasari […] potrebbe essere identificato con il Modigliani piuttosto che con Livio Agresti“.

Successivamente, Modigliani lavorò tra Cesena, Forlimpopoli e Forlì.

Un suo dipinto ad olio si trova anche presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco.

Dal momento che non si hanno più notizie certe riguardo all’artista dal 1609, si considera quest’ultima come la sua probabile data di morte.