L’arte della fotografia ha tra i suoi protagonisti il faentino Leonida Caldesi, che ebbe una vita piuttosto avventurosa e divenne, dopo essersi trasferito a Londra, nientemeno che il fotografo della Casa Reale inglese!
Come si legge nella breve biografia di Caldesi sul sito dell’Associazione per la fotografia storica, il faentino, “dopo aver partecipato […] all’esperienza della Repubblica Romana e alle barricate di Parigi, si rifugia con i compagni a Londra intorno al 1852, dove raggiungono Giuseppe Mazzini, già esule nella capitale”.
Già da questo primo ‘assaggio’ della vita di Caldesi, si può facilmente comprendere quanto fosse un uomo intraprendente e molto attento alle dinamiche politiche e sociali del suo tempo.
Forse è proprio per questo che, una volta giunto nella capitale britannica, fonda uno studio fotografico, che diventa “in breve uno degli studi più affermati di Londra”. Inoltre, diventato fotografo della Casa Reale, si cimenta “anche in riproduzioni fotografiche di opere d’arte documentando le maggiori collezioni e raccolte museali britanniche”.
Non è un caso che anche il MigrER (il Museo virtuale dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo) gli abbia dedicato un’intera pagina web.
Come si legge nella pagina stessa, le fotografie di Caldesi sono un vero patrimonio. Si trovano infatti, “nell’album della moglie inglese conservato a Bologna, le foto della Royal Family, Mazzini, Garibaldi, Napoleone III e altri personaggi dell’Ottocento”: un vero spaccato della politica e della società del XIX secolo.