Risalenti al periodo veneziano, le due colonne, con altrettante statue sulla loro sommità, segno l’influenza dei Veneziani a Ravenna
Immaginiamo di vedere la zona di Piazza del Popolo un po’ di tempo fa…non troveremmo certo la piazza nella sua espressione attuale come la vediamo oggi.
Qui c’era un fiume, il Padenna, che scorreva per gran parte dell’attuale centro cittadino da nord a sud. E così fu, almeno fino all’arrivo dei Veneziani a Ravenna, i quali decisero, dopo la metà del XV secolo, di interrare il fiume ed allargare la piazza.
Per segnare la loro opera, nel 1483 decisero di marcare la zona con l’erezione di due colonne molto simili a quelle che attualmente sono in Piazza San Marco a Venezia.
Le due colonne, entrambe in granito, poggiano su basamenti a gradoni ornati da elementi floreali e segni zodiacali, realizzati da Pietro Lombardo. Sulla sommità troviamo due statue: attualmente sono le statue di San Vitale e di Sant’Apollinare, ma in origine erano altre. Infatti, per rimarcare la presenza veneziana a Ravenna, si decise di erigere una statua del Leone di San Marco e sull’altra sempre il patrono cittadino.
Solo nel 1509, anno in cui il pontefice Giulio II sconfisse i veneziani, la statua del Leone scomparve per lasciare spazio a quella dedicata a San Vitale.