
A Palazzo Romagnoli, nel centro di Forlì e a pochi passi dai Musei San Domenico, si trova una collezione artistica che costituisce un unicum nel suo genere.
L’opera presentata in copertina è un dipinto dell’artista Enzo Morelli, nativo di Bagnacavallo. Anche il pittore ravennate Alberto Salietti rappresenta la Romagna in questa collezione di dipinti uniti da un unico fil rouge: il lavoro.
Ma come nacque questa raccolta? Fu grazie al progetto di Giuseppe Verzocchi, imprenditore nato a Roma da famiglia di origini forlivesi. Egli contattò, nel 1949, settanta artisti affinché ognuno di loro realizzasse, su sue precise indicazioni e dietro compenso, un’opera con tema, appunto, il lavoro.
Una curiosità: egli chiese ad ogni artista, come omaggio verso l’oggetto che aveva caratterizzato tutta la sua attività imprenditoriale, di rappresentare nei quadri un piccolo mattone con le iniziali “VD”, sigla della sua ditta.
Verzocchi, pur essendo nato a Roma, non si dimenticò mai della Romagna, terra d’origine della sua famiglia. E infatti, come già detto, nella collezione non mancano i lavori di due artisti romagnoli. Ma l’imprenditore volle omaggiare Forlì in modo da lasciare una traccia indelebile nella cultura cittadina: donò infatti l’intera collezione alla città nel 1961.
I due video seguenti permettono di approfondire la conoscenza di questo straordinario patrimonio artistico, che oggi è possibile ammirare grazie alla largizione di Verzocchi.