"Civiltà nazista", Italo Riciputi, 1960, olio su tela, conservato alla Raccolta di Arte Moderna di Marzabotto (Portale PatER)

Italo Riciputi si è formato artisticamente nella Cesena dei primi anni Cinquanta, nel solco del movimento neorealista.

Come si legge nella pagina dedicata all’artista sul Portale PatER, egli si è espresso “praticando una figurazione di marca baconiana tra denuncia sul campo del sociale e cronaca dei processi di disumanizzazione dell’uomo“.

Una delle sue opere, infatti, era esposta nella mostra intitolata Resistenza: la memoria organizzata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna dall’8 al 30 aprile 2021.

Come nel caso del monumento di Giò Pomodoro che si trova a Ravenna, anche nel caso di Riciputi, l’arte si eleva ulteriormente. Infatti, essa assurge a potente simbolo contro la disumanizzazione e la barbarie in cui il nazifascismo ha fatto sprofondare l’Europa e il mondo intero.

Proseguendo nella propria carriera artistica, Riciputi si è poi concentrato anche su raffigurazioni simboliche e metaforiche, dalle atmosfere vagamente oniriche. Il dipinto Uomini nello spazio può esserne un esempio lampante.