
Il pittore riminese Bilancioni, classe 1836, si dedicò alla pittura di paesaggio, spaziando dalla Romagna al misterioso e affascinante Oriente.
Forse perché nato nella più ‘orientale’ delle province romagnole, Bilancioni ha realizzato splendide vedute di paesi come Grecia ed Egitto.
Sia l’Ellade che il paese dei faraoni sono stati culla di fondanti civiltà antiche e misterioso oggetto dei sogni e dell’immaginazione degli Europei dell’Ottocento.
Bilancioni, infatti, scelse di rappresentare, nei suoi dipinti, paesaggi noti al viaggiatore occidentale, ma pervadendoli di un’atmosfera velata e misteriosa.
Ecco allora che opere come Veduta di Atene dal Pireo, Paesaggio con veduta dell’Acropoli e Tempio greco ci trasportano in una Grecia più vagheggiata che realistica.
Allo stesso modo Paesaggio orientale, Palmizi e l’opera presentata in copertina spalancano al fruitore le porte di un Egitto indecifrabile come lo sguardo, seducente e repulsivo, della Sfinge.
Appagato il desiderio dell’esotico, Bilancioni rappresentò anche la Romagna: Paesaggio con San Marino è un omaggio a quella che potremmo simpaticamente definire “Acropoli romagnola”.