"Disco con volti", Guerrino Tramonti, 1955, terracotta, conservato al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (Portale PatER)

Ciò che contraddistingue l’opera pittorica e ceramica di Guerrino Tramonti è una vena, per così dire, surrealista e onirica.

Alchimie di terra e di luce. I mille volti della ceramica di Guerrino Tramonti è il significativo titolo di una mostra dedicata all’artista recentemente nella suggestiva location dei Musei di Villa Torlonia, a Roma.

E, in effetti, nell’opera presentata in copertina, si può facilmente notare l’innovazione apportata da Tramonti alla tradizionale decorazione su ceramica. I volti ritratti sul piatto, infatti, sono immersi in un’atmosfera surrealista e post-cubista, grazie al gioco di linee e di colori.

Tramonti, del resto, era entrato in contatto fin da giovanissimo con le principali tendenze artistiche dell’epoca, nazionali ed internazionali. Era stato infatti allievo di artisti del calibro di Anselmo Bucci e Domenico Rambelli.

Dopo una lunga ed intensa carriera, costellata di numerose vittorie in premi e concorsi, è venuto a mancare nel 1992.

Oggi è possibile ammirare la sua produzione in un Museo a lui dedicato.

Come infatti si legge sul sito del Comune di Faenza, “la Fondazione Guerrino Tramonti è divenuta una realtà nel 2010 per valorizzare il ‘contenitore’ che l’artista realizzò nella casa-museo nel 1987 che conta 7 sale e circa 390 opere”.

Il sito dedicato a Guerrino Tramonti e alla sua produzione è visitabile a questo link.