
Giuseppe Mazzetti, ravennate classe 1896, ha interpretato in maniera personale il passaggio tra la pittura realista e quella romantica.
Mazzetti “è stato un epigono di quella maniera di dipingere che, pur attraverso una visione realistica della natura, […] indulge tuttavia ad una vena romantica, così che la composizione, pur mantenendo del luogo i particolari salienti, pare filtrata attraverso la poesia del ricordo e della nostalgia“.
Così il Portale PatER presenta l’indirizzo artistico di Mazzetti.
E, osservando l’opera di copertina, ci accorgiamo che il placido paesaggio collinare presenta sì alcuni particolari, per così dire, ‘oggettivi’, ma è anche filtrato attraverso la memoria e l’impressione dell’artista.
Così, accanto al dettaglio, ad esempio, del campanile, ritroviamo ampie campiture di colore, che completano la visione generale di questa veduta di una natura calma ed imperturbabile.