"Scena di battaglia", Giovanni Bernardi, 1530-1550, medaglia, conservata al Museo Civico di Castel Bolognese (Portale PatER)

Il Bernardi fu uno dei più abili incisori, medaglisti e orafi del Rinascimento.

Per rendersi conto della fama che Giovanni Bernardi da Castel Bolognese raggiunse nel campo della glittica, basta enumerare alcuni dei musei in cui oggi si trovano le sue opere. Si passa da collezioni a Berlino e a Vienna, fino a Copenaghen, Napoli (Museo di Capodimonte) e New York (Metropolitan Museum). Inoltre, alcune medaglie del Bernardi si trovano al prestigioso British Museum di Londra.

Persino uno dei mostri sacri della storia dell’arte, Giorgio Vasari, cita le opere del Bernardi nel suo Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori.

Nelle sue medaglie, egli rappresentò temi religiosi, mitologici e, per così dire, di “attualità”. I temi religiosi trovano corrispondenza nel fatto che egli lavorò alla zecca papale, a Roma, negli anni 1534-1538 e 1541-1545.

Inoltre, egli lavorò anche sotto la committenza di alcune delle più importanti e influenti famiglie dell’epoca, dai d’Este ai de’ Medici.

Particolarmente adatta a celebrare l’Epifania che stiamo per festeggiare appare la placchetta, attribuita al nostro artista, rappresentante l’Adorazione dei Re Magi.

L’opera presentata in copertina, invece, rappresenta una scena dell’attualità politico-militare dell’epoca. Infatti, si tratta di “un’allegoria della lotta fra il Sacro Romano Impero sotto Carlo V e la Francia sotto Francesco I”, come si legge nella descrizione della medaglia sul Portale PatER.