
Il Razzani fu uno dei tre principali protagonisti del barocco cesenate, insieme a Serra e Savolini.
Nato a Cesena nel 1603, di Razzani non si conosce molto a livello di anni formativi.
Sposatosi nel 1624, ebbe negli anni dieci figli; “a tanti figli faceva riscontro un’operosità continua, testimoniata dalle fonti, che riguardava non solo pale d’altare, ritratti, affreschi, ma anche decorazioni perdute di impegno più modesto […]”.
E proprio grazie alla sua vita privata è possibile fare ipotesi sulla sua carriera artistica: infatti, “un vuoto di presenze e di nascite di figli nel biennio 1630-31 porterebbe a pensare a un viaggio lombardo di aggiornamento di Razzani”.
Tra le numerose commissioni ricevute e soddisfatte da Razzani, egli andò specializzandosi nei ritratti di nobili cesenati.
Oggi, presso la Pinacoteca della sua città natale, rimangono due sue opere: Estasi di San Guarino e Ritratto di Frate Tommaso da Caltagirone.
Quest’ultimo dipinto non è molto lontano dagli stilemi adottati dal suo concittadino e contemporaneo Cristoforo Serra per il suo Ritratto di Atanasio Musachi, a testimoniare la vicinanza artistica tra questi due protagonisti del Seicento cesenate.