
Il riminese Giovanni Baronzio visse nel XIV secolo.
Come si legge nella sua biografia sull’Enciclopedia Treccani, “pressoché nulle sono le notizie documentarie che riguardano questo pittore rimitiese attivo nella prima metà dei Trecento: deve essere morto prima del 1362”.
Quel che sembra appurato, è che Baronzio fu un pittore giottesco appartenente alla scuola riminese.
Nell’opera di copertina, “le scene sono articolate su due registri e distribuite in tre riquadri per ciascun registro”.
In questo pannello si raffigurano “gli episodi della vita di Cristo ante mortem (Ultima Cena, Orazione nell’orto, Cattura di Cristo, Cristo davanti a Caifa ed Erode Antipa e Cristo spogliato dalle vesti, Flagellazione e Incoronazione di spine, Salita al Calvario)”.