"Centauro con baccante", Gianna Boschi, 1979, olio su compensato, conservato alla Pinacoteca Comunale di Faenza (Portale PatER)

Nata nel 1913 a Faenza, è stata pittrice e ceramista ed ha contribuito a plasmare e ad arricchire la già ricca tradizione artistica faentina.

Il significativo titolo di una mostra recentemente allestita con le opere dell’artista faentina è “Gianna Boschi e il Mito”.

Infatti, come si può leggere nella pagina web del Comune di Faenza, ciò che contraddistingue la produzione artistica dalla Boschi è che “i dipinti […] evocano miti e favole, rappresentando figure di Veneri, Diane, Satiri, Ninfe e Baccanti“.

La Boschi, infatti, dopo una formazione sotto la guida di Roberto Sella, proseguì la sua carriera rimanendo vicina ad artisti come Domenico Rambelli e Francesco Nonni, protagonisti di spicco della temperie culturale faentina.

Come spiega anche la curatrice della mostra nel video di seguito, Gianna Boschi ha effettuato delle scelte coraggiose in campo artistico. Quando infatti l’arte si stava dirigendo verso l’espressione astratta, la Boschi rimase molto legata alla rappresentazione della figura.

E così, questa sua attenzione l’ha portata ad “indagare il mito, la cultura classica e neoclassica lasciando segni indelebili nel nuovo periodo della sua pittura a partire dai primi anni Settanta” (così si legge nella pagina dedicata all’artista su Arteromagna.it).

Diverse infatti sono le opere, che si possono ammirare anche sul Portale PatER, che trattano e rappresentano tematiche legate al mito. Un esempio splendido è il dipinto presentato in copertina.