
L’artista Francesco Verlicchi si confrontò con diverse correnti artistiche: dallo stile pittorico di derivazione ottocentesca, passando per l’impressionismo, fino ad arrivare al neorealismo.
Incoraggiato dal padre, Verlicchi si accosta all’arte fin dalla giovane età. Si forma tra Lugo (come allievo di Giulio Avveduti) e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. In un primo momento, la sua arte è vicina al gusto ottocentesco.
Successivamente, dopo aver portato a termine alcuni importanti incarichi a Fusignano, si reca a Parigi. Nella vivace capitale “ha modo di confrontarsi con l’arte moderna francese: dall’impressionismo al tardo impressionismo fino alle tendenze emergenti più vicine”.
La sua fama cresce costantemente, soprattutto da quando diviene insegnante presso l’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna.
L’omaggio che la sua città natale, Fusignano, ha voluto tributargli in occasione del centenario della nascita è stata una mostra dal titolo Francesco Verlicchi: nel paese dell’arte.
La citazione precedente proviene dalla pagina arteromagna.it, dove è possibile ammirare l’opera Foresta di Campigna. In questo dipinto “un aspetto della natura nei pressi di Santa Sofia viene interpretato alla luce delle suggestioni indotte dal soggiorno a Parigi dell’anno precedente”.