
Nato a Montescudo, oggi in provincia di Rimini, si trasferì a Bologna, dove divenne uno dei più apprezzati incisori dell’epoca.
Nel XVIII secolo l’incisione era uno dei mezzi principali per diffondere in maniera immediata ed efficace idee ed esprimere opinioni anche su fatti di scottante attualità. Lo si può notare facilmente dal titolo dell’opera presentata in copertina.
Tuttavia, molte incisioni di Francesco Rosaspina sono riproduzioni di grandi opere pittoriche. Nella galleria delle opere di Rosaspina conservate al British Museum di Londra, compaiono nomi di grandi artisti come il Correggio e il Parmigianino.
Inoltre, rimanendo invece in Emilia-Romagna, 72 sue incisioni si trovano oggi a Bologna: esse rappresentano altrettanti dipinti presenti nella Pinacoteca comunale.
La fama di Rosaspina sopravvive ancora oggi: a Montescudo, infatti, gli è stato intitolato il Teatro Comunale.