fontana della libertà
angolo della fontana in piazza della libertà a Faenza (web romagnafaentina.it)

Punto di ritrovo per la sua posizione centralissima e fonte di approvvigionamento idrico nei tempi passati…

Faenza, tra i suoi tanti pregi, può anche vantare il fatto di essere una delle prime città romagnole a dotarsi di un acquedotto. Nel 1583 il frate Domenico Paganelli, architetto pontificio, fu incaricato di far giungere l’acqua al centro della città. A partire dalla località Cartiera iniziarono i lavori per costruire un acquedotto in terracotta. Tra interruzioni e riprese i lavori terminarono solo nel 1621. Nello stesso periodo venne costruita anche una fonte per l’approvvigionamento.

Questo evento fu qualcosa di memorabile, infatti l’approvvigionamento di acqua potabile era molto complicato per i faentine del tempo e tale fonte evitava che la popolazione utilizzasse i pozzi della città ove l’acqua, proveniente da fogne e stalle, era inquinata da liquami. La fonte, opera dell’architetto ticinese Castelli, sorgeva nell’attuale piazza della Libertà, proprio a fianco della cattedrale. Decorata con sculture simboliche come aquile, draghi e leoni rampanti.

Lo stato di conservazione odierno risente delle incrostazioni calcaree, per questo la fontana viene, di tanto in tanto, ripulita e restaurata.

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