Il filo virtuale che collega alcune tra le fontane più particolari della Romagna ci porta fino alla Fontana del Tappeto Sospeso a Cervia
Opera anch’essa nata da un’idea di Tonino Guerra, idealmente si ricollega ad altre fontane sparse per la Romagna, come quella della Chiocciola, delle Farfalle o dell’Albero dell’Acqua.
La fontana del tappeto sospeso si trova a Cervia nella piazza antistante i Magazzini del Sale e la Torre di San Michele, a ridosso del porto canale. Lo stesso Tonino Guerra la descrive come una larga pozza d’acqua irregolare, sulla quale sembra sospeso un tappeto mosaicato, sostenuto da getti d’acqua. Il tappeto misura 3×5 metri. Sopra vi sono cumuli di sale, a evocare la tradizione salinara della città, oltre a ciuffi di canne. Questi, oltre a richiamare la vocazione di Cervia, sono anche simboli di malinconia, come li definisce lo stesso poeta, ovvero significano che “il mondo della civiltà salinara coi suoi odori e la sua poesia, i vecchi ricordi delle spiagge di una volta con le dune e gli uccelli sui canneti, stanno volando via da noi fissandosi però, con malinconia, nella vostra memoria” (Tonino Guerra).
Anche quest’opera, come le fontane sopra citate, è frutto artistico del mosaicista ravennate Marco Bravura. Realizzata nel 1997 con l’apporto della figlia Dusciana Bravura, la fontana è costruita in marmo e tessere di pasta vitrea tagliate a mano. Ancora una volta è chiaro lo stretto legame tra Ravenna e la cultura bizantina. La fontana del tappeto sospeso rappresenta anche uno dei monumenti più recenti di Cervia.