
L’artista faentino contribuì alla realizzazione di numerosi cicli di affreschi sotto la committenza papale, ma la sua opera più nota si trova a Todi, in Umbria.
Il pittore, detto anche Ferraù da Faenza, lavorò, dopo un primo apprendistato artistico, soprattutto in ambito di committenza papale. Infatti, si trasferì a Roma alla fine del pontificato di Gregorio XIII.
Tuttavia, fu soprattutto Sisto V a commissionare a lui e ad una nutrita schiera di artisti alcuni cicli pittorici.
Tra questi, ricordiamo la decorazione della Loggia delle Benedizioni di San Giovanni in Laterano, della Scala Santa in Vaticano e della cappella di San Francesco in Santa Maria in Trastevere. Inoltre, egli lavorò anche all’appartamento di Pio V, sempre in Vaticano.
Successivamente fu il vescovo di Todi a volere Ferraù in Umbria. Proprio in centro Italia Fenzoni realizzò il suo capolavoro: l’affresco sul Giudizio Universale, nel duomo di Todi.
Per ammirare le opere di Fenzoni, tuttavia, non è necessario recarsi in Lazio o in Umbria. L’immagine riportata in copertina fa riferimento infatti ad un dipinto conservato alla Pinacoteca Comunale di Faenza, città natale dell’artista.