
Il lughese Felice Baroni si dedicò alla pittura, all’incisione e alla progettazione architettonica.
Come spiega la biografia dell’artista su arteromagna.it, Baroni operò soprattutto “appartato”, partecipando “solo saltuariamente […] a rassegne e concorsi d’arte”.
Tuttavia, questa sua riservatezza nel lavoro non gli impedì di partecipare attivamente alla vita culturale lughese.
Ad esempio, realizzò dei bozzetti per il monumento a Francesco Baracca, suo illustre concittadino.
Inoltre, celebre è il ritratto che Baroni realizzò per omaggiare un altro rappresentante della cultura lughese del periodo: il compositore Francesco Balilla Pratella.
Per quanto riguarda la paesaggistica e le vedute, si nota come Baroni fosse “attento alla lezione dell’Impressionismo francese”.
Come si può infatti notare dal dipinto di copertina e dalla galleria delle opere sul Portale PatER, egli operò “con coerenza e continuità sul solco della tradizione naturalistica ottocentesca”.