Dalla teoria…allo studio!
L’ex istituto tecnico industriale intitolato a Mussolini, oggi nominato G. Marconi, venne eretto per volontà dello stesso Mussolini. Egli infatti voleva dotare la città di Forlì di un nuovo centro educativo, non solo per i forlivesi ma anche per le zone limitrofe.
Il nuovo centro era destinato ad un bacino d’utenza ampio, fino a 1000 studenti. Lo scopo era quello di far studiare e lavorare i ragazzi, e l’ingegner Arnaldo Fuzzi, progettatore dell’opera, materializzò le idee di Mussolini tra il 1934 e il 1941. L’edificio si inserisce nel quadro progettuale di Viale della Libertà, ovvero un sistema architettonico e urbanistico concentrato su tale asse viario.
Dal punto di vista architettonico, il palazzo mostra una facciata in travertino alternato a tessiture di cotto laterizio. E’ formato da sei pilastri a tutta altezza, affiancato da edifici laterali, anch’essi suddivisi in fasce verticali, e ospitanti tre piani di finestre. Lo schema utilizzato da Fuzzi è quello chiamato a pettine, ovvero uno schema per garantire razionalità distributiva.
Il seminterrato ospitava le officine e i laboratori, ai piani superiori invece le aule di disegno e i laboratori e altre aule specialistiche.
L’edificio venne pesantemente bombardato dagli attacchi alleati durante la seconda guerra mondiale.