
Nel corso della sua carriera come artista e professore di orchestra, Amadori ha realizzato i ritratti dei più importanti direttori e cantanti lirici.
Nato a Martorano di Cesena nel 1921, Amadori sentì presto dentro di sé una duplice passione: quella per la musica e quella per l’arte.
Scopo del suo percorso intellettuale fu dunque quello di conciliare questi due aspetti.
Vi è riuscito in pieno, poiché egli “fu, infatti, affermato violinista di professione e, nel contempo, apprezzato pittore e autore di efficaci caricature, sia in forma di disegni che di statuette”.
Inoltre, la sua stessa attività pittorica “non fu affatto monocorde perché contemplò ritratti [in particolar modo di esponenti del mondo musicale, n.d.r.], paesaggi, nature morte e, all’interno di ciascuno di questi generi, passò dal figurativo all’astratto, dal naturalistico all’informale”.
Fu amico degli artisti più influenti del milieu culturale cesenate dell’epoca – Sughi, Caldari, Cappelli, Morigi.
Lasciamo parlare lo stesso Sughi: “Un giorno… Cappelli mi portò nella casa di Eugenio Amadori. … Ero entrato in un posto magico dove musica, pittura e affetti si intersecavano dando sostanza e spessore ad una atmosfera tanto affascinante quanto impensata […]”.
Insomma, un artista davvero peculiare che è possibile approfondire tramite il sito ufficiale o la pagina del Comune di Cesena dedicata alla cultura (dalla quale provengono le citazioni nell’articolo).