Dettaglio di una caricatura di Nadiani (© radioemiliaromagna.it)

“Attraverso i personaggi, i monumenti e le abitudini sociali, Nadiani ha raccontato soprattutto Forlì, ma con essa anche la Romagna”.

Con queste parole, apparse in “Saluto a Ettore Nadiani” (pubblicato in La Ludla n. 2, del febbraio 2005, pag. 1) Gianfranco Camerani ha voluto ricordare l’artista, che da poco era scomparso.

Nadiani, infatti, era nato nel 1905 a Lione, da famiglia forlivese, che in Romagna fece ritorno nel 1907. Lì, il giovane artista si è negli anni formato e ha iniziato la sua produzione di caricature nel 1931, collaborando a diverse importanti riviste. Celebre anche la sua cooperazione, fino al 2003, con la storica rivista La Piê.

E così, Ettore ha raccontato, nei suoi dipinti, nelle sue incisioni e soprattutto nelle sue caricature la Romagna con genuinità. Nelle sue caricature, infatti, “la vita dei romagnoli è rappresentata con una profondità che è concessa solo a chi abbia grande forza d’ingegno, sensibilità morale e sociale, oltreché sapienza tecnica (mai in discussione) e felicità esecutiva” (la citazione è tratta dal medesimo articolo di Camerani, pag. 1).

Per rendere pubblico patrimonio la vastità delle capacità tecniche e degli orizzonti artistici di Nadiani, la sua città natale gli ha recentemente dedicato una mostra, significativamente intitolata “Non solo caricature. Omaggio a Ettore Nadiani (1905-2005)“.