"Bozzetto per L'Aviatore Dro", Esodo Pratelli, 1913, tempera e acquerello su cartone, conservato alla Raccolta d'Arte Moderna di Lugo (Portale PatER)

Il lughese Esodo Pratelli, classe 1892, vicino al movimento futurista, fu pittore e regista.

Cugino di Francesco Balilla Pratella, ha in comune con lui non solo il cognome (era infatti nato anch’egli come Pratella), ma anche la vicinanza al movimento dell’avanguardia futurista.

E allo stesso Balilla Pratella si lega anche l’opera presentata in copertina. Si tratta infatti di un bozzetto realizzato per l’opera “L’Aviatore Dro” del compositore lughese, così come anche questa altra versione, visibile sul Portale PatER.

Quella di Balilla Pratella è considerata “la sola opera dichiaratamente futurista della storia musicale italiana” (la citazione è tratta d A. Mattioli, “Francesco Balilla Pratella” in Romagna Futurista, a cura di B. Buscaroli Fabbri, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2006, pp. 80-83).

Il dipinto potrebbe rappresentare (ma questa interpretazione deriva unicamente dall’impressione di chi scrive) due dei protagonisti dell’opera. L’aviatore Dro citato nel titolo, infatti, potrebbe essere l’uomo del dipinto, mentre la figura femminile potrebbe rappresentare Ciadi, la donna che lo ama.

Il legame di Pratelli con l’immagine non si esaurì nell’esperienza pittorica. Infatti, dopo aver vissuto a Parigi e aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale, si legò al nascente mondo del cinema: ad esempio, fu dirigente a Cinecittà fin dal momento della fondazione degli studi.

Uno dei suoi progetti, iniziato ma non concluso, fu ripreso a distanza di anni da un regista del calibro di Vittorio De Sica, che lo terminò con il titolo di La porta del cielo.