“La lanterna di Rimini”, Emo Curugnani, 1932, olio su tavola (arteromagna.it)

Il riminese rappresentò “scene della civiltà contadina romagnola, tra vita agreste, imbarcazioni ormeggiate e scorci cittadini”.

Come si legge nella pagina dedicata all’artista su arteromagna.it, Emo Curugnani fu pittore vicino alla corrente dei macchiaioli. E così, nella sua arte, cercò principalmente di raccontare “scene della civiltà contadina romagnola, tra vita agreste, imbarcazioni ormeggiate e scorci cittadini”.

Ritroviamo quindi quadri dal titolo evocativo della tematica trattata, come Al lavoro nell’aia e Mercatino, che richiamano immediatamente la dimensione della tipica instancabile laboriosità della Romagna.

Egli si dedicò anche alla pittura di paesaggio, come si vede in Il Marecchia e nell’immagine presentata in copertina, dal titolo La lanterna di Rimini

Da buon riminese, non fece mai mancare l’atmosfera ‘marittima’ nelle sue opere: si vedano a questo proposito Paranzella riposante e Clarità crepuscolare