Il riminese rappresentò “scene della civiltà contadina romagnola, tra vita agreste, imbarcazioni ormeggiate e scorci cittadini”.
Come si legge nella pagina dedicata all’artista su arteromagna.it, Emo Curugnani fu pittore vicino alla corrente dei macchiaioli. E così, nella sua arte, cercò principalmente di raccontare “scene della civiltà contadina romagnola, tra vita agreste, imbarcazioni ormeggiate e scorci cittadini”.
Ritroviamo quindi quadri dal titolo evocativo della tematica trattata, come Al lavoro nell’aia e Mercatino, che richiamano immediatamente la dimensione della tipica instancabile laboriosità della Romagna.
Egli si dedicò anche alla pittura di paesaggio, come si vede in Il Marecchia e nell’immagine presentata in copertina, dal titolo La lanterna di Rimini.
Da buon riminese, non fece mai mancare l’atmosfera ‘marittima’ nelle sue opere: si vedano a questo proposito Paranzella riposante e Clarità crepuscolare.