
Nel 1921, il pittore Edgardo Zauli Sajani, in occasione del seicentesimo anniversario dalla morte del Sommo Poeta, lo rappresentò in una posa estatica e trasognata.
Nato a Forlì da famiglia nobile nel 1874, Edgardo Zauli Sajani presto si trasferì a Roma, dove si formò artisticamente e realizzò gran parte della sua produzione.
Tuttavia, egli mantenne sempre i legami con la Romagna. Infatti, grazie anche al fratello Giulio, Edgardo continuò a esibire le sue opere in Romagna. Espose infatti a Ravenna (1904) e a Rimini (1905), senza dimenticare la sua città natale, Forlì (1907 e 1921).
Si dedicò principalmente alla ritrattistica, campo in cui eccelse per l’espressività e l’intensità che riuscì a far trapelare dai soggetti rappresentati.
Inoltre, dipinse anche paesaggi, come nel caso di Strada con carretto, principalmente dal vero.
Come si può notare facilmente dall’opera presentata in copertina, i personaggi rappresentati da Zauli Sajani sono immersi in un’atmosfera rarefatta, magica, in cui il tempo viene sospeso. Dante sembra qui perdersi, trasognato, nei suoi pensieri. Allo stesso modo, l’autore rappresentò anche Beatrice: il titolo del dipinto, emblematico del sentimentalismo e del romanticismo che contrassegnarono questa fase della produzione di Zauli Sajani, è Idealizzazione di Beatrice.
Edgardo Zauli Sajani morì nel 1944 a Roma. Le opere che sono sopravvissute ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sono conservate a Forlì, in collezioni private e comunali.