Cristoforo Savolini, "San Carlo Borromeo, San Donnino, Santa Apollonia", XVII secolo, olio, conservato nella chiesa di San Domenico a Cesena (commons.wikimedia.org)

Savolini fu uno dei più importanti rappresentanti dell’arte cesenate del Seicento.

Nato a Cesena nel 1639, Savolini, nella sua seppur breve vita, riuscì ad affermarsi come uno dei più illustri rappresentanti del Barocco romagnolo.

Allievo di un altro grande artista cesenate come Cristoforo Serra, Savolini seppe abilmente trovare, osservando le opere di grandi pittori come il Guercino e Cagnacci, il proprio originale linguaggio.

Recentemente, l’artista e storico dell’arte (anch’egli cesenate) Massimo Pulini ha curato una pubblicazione con l’intento di ripercorrere la vicenda artistica della cosiddetta “scuola cesenate” del Seicento.

Pulini ha ripreso e ampliato le ricerche iniziate dal famoso storico dell’arte Francesco Arcangeli, il quale “individuava a Cesena, specie negli anni fra il 1660 e il 1680, i momenti di più intensa e vitale elaborazione del linguaggio pittorico grazie agli apporti di almeno tre distinte personalità: Giovan Battista RazzaniCristoforo Serra e Cristoforo Savolini“.

Savolini venne a mancare in giovane età – morì a soli 38 anni a seguito di un incidente a cavallo – ma le sue opere costituiscono un prezioso patrimonio per la Romagna, forse ancora da scoprire interamente.