
Scarse sono le notizie biografiche relative al maestro ceramista Baldassarre Manara, ma il lavoro del faentino è pregevole.
“Il corpus di oggetti del Manara pervenutici è vasto […] ed è rappresentato nei più importanti musei del mondo; quelli attribuibili con sicurezza – perché datati, firmati o siglati dall’autore – risalgono tutti agli anni tra il 1532 e il 1536, quando il pittore […] dovette decidere di uscire dall’anonimato”.
Se il portale PatER parla così di Manara è perché le opere della sua produzione giovanile – così come molte vicende biografiche – non ci sono note.
Due pezzi pregiati della maiolica di Manara – una scodella e un tagliere – si trovano oggi al Metropolitan Museum di New York.
Tuttavia, opere di Manara rimangono ancora oggi in Romagna.
Possiamo ammirare, ad esempio, un boccale al Museo Nazionale di Ravenna e una coppa e due piatti – uno dei quali presentato in copertina – al Museo Internazionale delle Ceramiche, nella città natale dell’artista.