Cosa si ottiene se si uniscono l’arte italiana del Novecento, la perenne attualità di un capolavoro universale come la Divina Commedia e l’antica, nobile, eccelsa tradizione musiva di Ravenna? Le celebrazioni per i 700 anni dalla nascita del Sommo Poeta!
Se il 2021 ha portato con sé le celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri, il 1965 presentò un’occasione doppiamente speciale per esaltare il Sommo Poeta: da un lato, infatti, ricorreva il 700° anniversario della sua nascita; dall’altro, era trascorso esattamente un secolo da quando le sue ossa erano state ritrovate ed analizzate scrupolosamente da una ricognizione guidata dal conte Luigi Guaccimanni, padre dell’artista ravennate Vittorio, nel 1865.
All’epoca, per mettere in rilievo l’importanza dell’occasione, una commissione appositamente istituita (alla quale partecipò anche Giovanni Guerrini) individuò un gruppo di artisti italiani affinché realizzassero dei bozzetti preparatori per poi eseguire dei mosaici celebrativi.
Ogni artista si ispirò ad alcuni, ben precisi, canti della Commedia: prese vita così una serie di cartoni, conservati a lungo nel Museo d’Arte della Città di Ravenna ed esposti al pubblico, dopo un delicato restauro iniziato nel 2005, nella mostra “La Commedia dipinta” del 2007.
Tra gli artisti, provenienti da tutta Italia, che si cimentarono nell’opera, declinando l’eterno messaggio della Commedia secondo la propria, personale, sensibilità pittorica, i romagnoli furono la ravennate Anna Bertoni, il lughese Primo Costa, il faentino Franco Gentilini, Giulio Ruffini, di Villanova di Bagnacavallo, e Raoul Vistoli, nativo di Fusignano: troviamo così rappresentata tutta la provincia ravennate.
Successivamente, i cartoni vennero magistralmente trasposti da maestri mosaicisti ravennati in realizzazioni musive, esposte dapprima nei chiostri di San Vitale e, in seguito, nella sala convegni di Mirabilandia.
Al seguente link è possibile scaricare il pdf contenente le splendide immagini dei 21 cartoni preparatori: