Una veduta di Palazzo Milzetti, a Faenza (shutterstock.com/FilippoPH)

“Fu grande artista, poco considerato, forse l’unico vero artista riminese del Settecento, geniale, fantasioso, barocco più di tutti gli altri e per tutta la vita fedele alle fantasie ed alle grazie rococò”.

Antonio Trentanove nacque a Rimini verso la metà del XVIII secolo.

Se la sua formazione artistica avvenne principalmente presso l’Accademia Clementina di Bologna, fu in terra di Romagna che egli conobbe la sua consacrazione.

Infatti, “specializzatosi come scultore di figura, Trentanove realizzò numerose opere monumentali in tutti i maggiori centri della Romagna ma anche in Toscana, a Urbino e a Pesaro. In particolare, egli fu […] uno dei protagonisti della grande stagione neoclassica a Faenza“. 

Successivamente, si trasferì in Toscana: aveva infatti trovato impiego presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Proprio nella località toscana morì nel 1812.

Per i più curiosi, è disponibile una recente monografia sull’opera del Trentanove.