"Il pranzo dei poveri", Alessandro Bagioli, 1922-1923, olio su tela, conservato presso la Pinacoteca Comunale di Cesena (Portale PatER)

“Il suo interesse per il realismo sociale lo porta a realizzare prevalentemente dipinti con soggetti tratti dall’osservazione della sua terra; sono frequenti colline e scorci di città, ad esempio, e dei suoi abitanti”.

Come si legge sul sito della Pinacoteca Comunale di Cesena, Bagioli si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La consacrazione giunse nel 1923, con l’opera Il pranzo dei poveri, dai forti accenti veristi e realisti.

Nel quadro, visibile in copertina, “con forte naturalismo Bagioli rappresenta, nella cruda realtà, la condizione dei poveri, colti in un momento estremo di quotidianità, cioè il pranzo”.

Questa vicinanza alla rappresentazione realistica si espresse anche nelle opere paesaggistiche, come Chiesa di montagna.

Bagioli, inoltre, “fu anche scenografo e cartellonista dal 1910 al 1920; in questa veste lavorò per le migliori compagnie liriche e drammatiche italiane e straniere”.