Romagna terra di motori sì ma anche di grande amore…
La Romagna nell’immaginario collettivo è sempre stata associata al suo patrimonio intangibile, dal suo dialetto all’enogastronomia così come il carattere dei suoi abitanti, spontanei, lavoratori, amanti della convivialità e delle moto. Non per niente i migliori piloti italiani hanno sangue romagnolo nelle vene.
E tra loro come dimenticare lo splendido “cappellone” Marco Simoncelli, purtroppo precocemente scomparso a seguito di un incidente in gara? Conosciuto tra gli amanti dei motori e non solo, a lui è stato dedicato prima un museo poi un monumento-simbolo a Coriano, la sua città.
Si tratta di un’opera artistica a forma di marmitta di motocicletta posta su una lastra che fa da basamento lunga 20 metri. Attorno il verde dell’erba. La marmitta viene accesa ogni domenica, all’imbrunire, ed emette una fiammata alta quasi 3 metri e della durata di 58 secondi, quel 58 numero del campione. L’orario dell’accensione cambia a seconda della stagione.
Il monumento è ormai diventato punto di ritrovo per i motociclisti ma anche per chi voglia omaggiare il nostro Sic.