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Racconto della provincia riminese

Nel 2007, il regista Gianni Zanasi gira a Rimini e sulle colline romagnole, la commedia “Non pensarci” con protagonisti: Valerio Mastrandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Caterina Murino, Paolo Briguglia, Dino Abbrescia.

Valerio Mastandrea è un musicista Rock di 35 anni che si è trasferito a Roma cercando il successo. Tra una crisi creativa e una fama che non arriva, decide di tornare nella sua città, Rimini, da dove manca da qualche anno.

Accolto con calore dai genitori, trova una realtà familiare complessa e complicata, tra un fratello esaurito dalle responsabilità (Giuseppe Battiston) e una sorella (Anita Caprioli) che ha abbandonato gli studi per lavorare in un delfinario, preferendo il rapporto con gli animali a quello con gli uomini.

Ma tra crisi di nervi, liti, frustrazioni e rivelazioni scottanti, l’unione della famiglia resta una risorsa sorprendente.

La pellicola è un ritratto della provincia italiana contemporanea, vera, reale e in balia della noia e della disperazione. Un’alternarsi tra tradizione e mode, in cui si intrecciano le vicende di tre fratelli e della loro famiglia.

Tanti gli scorci riminesi riconoscibili al servizio della narrazione, a partire dal bar frequentato dal protagonista, il Bar Gelateria Papo; Il personaggio interpretato da Dino Abbrescia lavora come guardiano è “Le Befane Shopping center“, mentre il protagonista Stefano (Mastrandrea) va a vedere uno spettacolo al delfinario dove, Michela (Anita Caprioli), sua sorella lavora, ovvero il Parco Oltremare di Riccione.

Nello svolgersi del racconto vediamo Palazzo del Poggiano (ex Palazzo Tosi) a Poggio Berni (RN), il Velvet, il locale dove all’inizio del film suona Stefano.