Esempio d’arte rinascimentale, l’origine della fontana della Pigna di Rimini è in realtà più antica e risale all’epoca romana
La fontana della Pigna si trova in piazza Cavour a Rimini e deve il suo nome alla pigna posta alla sua sommità. In origine la fontana presentava sulla sommità una statua di San Paolo in seguito sostituita con una pigna nel 1807.
Rappresenta un fine esempio di arte rinascimentale: in seguito a una distruzione nel 1590 Giovanni da Carrara la ricostruì quasi interamente nel 1593. L’origine della fontana è più antica, infatti fu originariamente eretta in loco in epoca romana. A tale periodo risale il tamburo che sostiene la Pigna, ricco di bassorilievi. I romani sfruttarono l’acqua proveniente da un pozzo poco distante e da allora fino al 1912, anno di costruzione dell’acquedotto, rappresentò l’unica fonte cittadina di acqua potabile.
La fontana è realizzata in marmo bianco e ha una forma poligonale. Presenta tre tamburi sovrapposti che delimitano due vasche di raccolta dell’acqua sovrastate dal tamburo di epoca romana. Le vasche sono realizzate con pannelli, in marmo, delimitati da pilastrini e colonne.
Vi sono numerosi lapidi e scritte commemorative che la adornano. Tra le più significative si può annoverare quella di Leonardo da Vinci, il quale rimase incantato dalla bellezza e dai giochi d’acqua della fontana:
“Fassi un’armonia colle diverse cadute d’acqua, come vedesti alla fonte di Rimini, come vedesti addì 8 d’agosto 1502”.
Si dice anche che tale visione gli avrebbe suggerito l’idea di costruire un organo idraulico ove l’acqua non veniva utilizzata come pompa per comprimere l’aria ma, cadendo dentro vasi di diversa forma, avrebbe emesso l’acqua stessa dei suoni.