
E’ dè d’ Dânt coinciderebbe con l’inizio del viaggio dantesco attraverso i tre regni ultraterreni.
La prima traduzione dialettale della Divina Commedia fu quella parziale di inizio Ottocento del milanese Carlo Porta, a cui seguirono moltissime traduzioni in tutto lo Stivale, ma è indubbio che in Romagna Dante ebbe una fortuna particolare.
L’epoca non è casuale, dal momento che nel 1797 viene proclamata la Repubblica Cisalpina che sancisce anche la nascita del tricolore e il conseguente afflato risorgimentale.
Con le nuove condizioni politiche imposte dalla Repubblica Cisalpina, diventa urgente formare un’opinione pubblica ben disposta nei confronti dei Francesi, propensa agli ideali democratici, repubblicani e patriottici.
Questo ‘compito d’indottrinamento democratico’, come ben lo definisce il faentino Giuseppe Dalmonte, fu assolto dai Circoli Costituzionali. A Ravenna ne fu inaugurato uno il 29 dicembre 1797 dai Commissari Luigi Oliva e Vincenzo Monti, letterato alfonsinese che esaltò il ruolo della Costituzione.
Nel corso della cerimonia d’inaugurazione, il segretario della Commissione Della Porta, pur rimproverato per le sue affermazioni anticlericali, ebbe l’idea meno servile nei confronti della nazione francese, di onorare Dante Alighieri di cui Ravenna conservava gelosamente le ceneri e “di proclamarlo cittadino ravennate”.
La proposta fu subito accolta da Monti e approvata all’unanimità per onorare la memoria del Sommo Poeta, che qui aveva anche scritto parte della Commedia, proponendo che il successivo 3 gennaio 1798 si celebrasse la festa in onore di Dante.
Volendo spiegare il carattere «aspro e ruvido» dello stile dantesco, Monti ricordò al pubblico che «la bella lingua italiana al tempo di Dante era bambina», perciò «prese egli coraggiosamente a educarla, e questa lingua ruppe tosto le fasce, e matrona, e gigante si fece nelle sue mani».
Al termine di tale cerimonia fu fatta solenne promessa di rinnovare ogni anno in questo giorno la memoria del poeta fiorentino; tuttavia, nel 2019 è stata fissata ufficialmente la giornata nazionale in onore del Sommo al 25 marzo, in quanto coinciderebbe con l’inizio del viaggio della Commedia.